L’odore della mamma

L’odore della mamma

L’odore della mamma

La conoscenza tra mamma e feto è un percorso che cresce mano a mano che cresce il piccolo all’interno dell’utero. La maggior parte delle informazioni infatti, avvengono attraverso gli organi somatici che permettono al feto di iniziare a sviluppare e attivare i propri sensi. Il neonato comunica e riceve segnali dall’ambiente esterno principalmente con quello tattile e olfattivo. Il tatto è sicuramente quello che si sviluppa precocemente, mentre l’olfatto è spesso un senso sottovalutato e ritenuto poco funzionale dalla nostra specie.

L’olfatto al momento della nascita

Dopo la nascita e prima ancora di essere lavato, attraverso il contatto e l’olfatto la mamma ed il neonato si scambiano inconsapevoli segnali innescando una relazione potente e intima, che permette ad entrambi di sentire l’odore ed il calore l’uno dell’altro. Il posizionamento in mezzo ai seni della mamma consente al neonato di percepire l’odore della pelle che ha lo stesso odore delle sue mani ancora sporche di liquido amniotico e di dirigersi verso essi per potersi attaccare e mangiare. L’importanza dell’olfatto è dimostrata anche da studi recenti, dai quali risulta che i neonati utilizzano l’odore materno per riconoscere il viso della mamma. E’ quello che afferma uno studio francese della Université de Bourgogne, pubblicato sulla rivista Child Development dimostrando così che l’olfatto è un senso importante tanto quanto gli altri e forse ancora di più, soprattutto nei primi mesi di vita.

L’odore materno

L’odore della madre risulta essere un aspetto importante che permette al neonato di riconoscere il suo viso tra altre persone. Gli studi dimostrano inoltre che la percezione visiva si basa attivamente su indicazioni odorose nei neonati in via di sviluppo, finché il sistema visivo non diventa efficace da solo. Crescendo infatti, i bambini tra i 4 e 12 mesi diventano più efficienti nel riconoscere i volti solo attraverso la vista, diminuendo così il beneficio derivato dall’odore corporeo della mamma che diventa meno importante. L’odore della mamma permette ai neonati di avere reazioni ridotte a volti paurosi e instaura una maggiore attenzione verso il volto di una donna sconosciuta. In questo modo lo studio può affermare che l’odore del corpo della mamma rassicura il bambino e ne promuove l’interesse quando ne incontra dei nuovi. La scienza quindi ha dimostrato che il cervello dei neonati riesce a combinare insieme le informazioni sensoriali, in particolare quando un senso non è in grado di produrre una risposta sufficiente da solo.

Olfatto e massaggio infantile

L’insegnante di massaggio infantile, mette in evidenza, durante i corsi di massaggio quanto sia importante individuare e leggere i segnali, facilitando così un dialogo basato sul nurturing touch tra i genitori e il loro bambino. Ogni bambino può sentire e percepire il tocco dei propri genitori e riconoscerne la voce e l’odore specifico. Tutto ciò crea un’opportunità per la nascita del bonding e del processo di attaccamento che durerà tutta la vita. Al contrario, una Deprivazione Affettiva Somato Sensoriale (SSAD) è il processo incompleto o mancato legame madre-neonato che si potrebbe generare da una carenza di stimolazioni sensoriali al neonato attraverso il tatto, il movimento corporeo, l’odore, il gusto e l’allattamento al seno. Praticamente tutti i neonati mammiferi sono vulnerabili ai disordini emotivo-comportamentali che sono indotti dalla deprivazione somatosensoriale.

Articolo pubblicato su Child Development, "Olfactory-to-visual facilitation in the infant brain declines gradually from 4 to 12 months" di Rekow, D., (Université de Bourgogne and University of Hamburg), Baudouin, J.Y., (Università di Lione e Institut Universitaire de France), Kiseleva, A., (Università di Borgogna), Rossion, B., (Università di Lorena, CNRS e CHRU-Nancy), Durand, K., Schaal, B. e Leleu, A., (Università di Borgogna e CNRS).

Condividi :