Il Valore del Tempo nello stare in Contatto
Il Valore del Tempo nello stare in Contatto
a cura di Chiara Mancuso (insegnante AIMI e autrice del libro “Il valore del tempo nella relazione educativa”)
Tra essere e fare
Il tempo è quella dimensione che regola ogni momento della nostra vita. Accanto a questa dimensione sono associate parole come fretta, velocità, stare nei tempi, tempo produttivo e la nostra sensazione è stare in affanno per poter arrivare a fine giornata e concludere tutto ciò che avevamo programmato. “I programmi”, sono un’altra parola che inducono a dover seguire una traiettoria il più lineare possibile dove l’imprevisto e l’inciampo assumono una connotazione negativa, perché impediscono una buona realizzazione del prodotto finale.
Mi fermo. Mi fermo e in tutto questo susseguirsi di azioni, chiedo a me stessa e a voi che mi leggete dov’è < strong>lo spazio della relazione? Dov’è il tempo per costruire ciò che è funzionale per una relazione sufficientemente buona? E ciò che è importante che si realizzi in una buona relazione, non è solo “fare” ma essere.
Accogliere ed ascoltare: il tempo del Noi
La relazione con le nostre bambine e bambini ha bisogno di un tempo caratterizzato da accoglienza, ascolto e cura. Sono tre posture che mettono in gioco il nostro essere madre e padre e ci richiedono maggiormente uno stare in connessione con la nostra dimensione emotiva.
Accogliere significa fare spazio tra i propri pensieri, saper ascoltare e osservare il proprio bambino e i suoi segnali; perché sappiamo che la comunicazione e in modo particolare quella di un bambino molto piccolo, avviene attraverso il suo corpo.
So-stare in quel tempo lento, permette di poter conoscere sempre di più e di poter rispondere nel modo più funzionale possibile ai suoi bisogni. Quando ci troviamo accanto a loro, è utile anche domandarsi se noi riusciamo a stare in quello spazio di accoglienza. Che cosa non riusciamo ad accogliere e cogliere?
So-stare nell’accoglienza comporta mettere in atto degli atteggiamenti per stare in contatto con l’altro, per ascoltare e farsi ascoltare. Il valore della comunicazione non verbale ha un ruolo cruciale. Facciamo attenzione alla prossemica, cerchiamo contatto con lo sguardo, stiamo nell’ascolto rispettando anche i primi vocalizzi.
Osserviamo, sorridiamo e prendiamo consapevolezza di come usiamo anche il tono della nostra voce, perché ciò che è importante non è la quantità delle parole, ma come le esprimiamo. Il tono delicato, basso, le parole ben scandite e intervallato da pause che favorisce un avvicinamento. Valorizziamo il silenzio dell’ascolto: uno spazio dove la relazione è profonda, intensa e può creare connessioni tra caregiver e bambino.
La relazione con i nostri bambini accoglie parole importanti come ascolto, fiducia, disponibilità ma anche paura, tristezza, malessere. Il benessere del bambino non dipende solamente da ciò che facciamo, ma in primis dalla relazione che abbiamo con lui. Freud afferma che nei primi sei anni di vita il bambino crea le mappe cognitive, cioè il modo attraverso cui impara a conoscere il mondo e le mappe emotive, da cui dipende il modo in cui il bambino sente ciò che vive. Le neuroscienze accorciano i tempi e affermano che queste mappe si costruiscono nei primi tre anni di vita. La costruzione di tale mappe avviene proprio attraverso lo stare accanto a loro, nel modo in cui il bambino è visto dal caregiver, dall’ascolto e dalla cura che si ha per lui.
La genitorialità è un modo di essere in ricerca e prendersi qualche secondo, per soffermarsi e volgersi qualche domanda, aiuta a supportare una risposta oppure una non risposta, maggiormente pensata e meno istintiva.
Il tempo nei corsi di massaggio infantile
I corsi di massaggio infantile sono un momento prezioso per sperimentare il so-stare insieme ai bambini. Non si tratta infatti dell'insegnamento di una tecnica, ma di apprendere un modo per comunicare con i propri bambini, fare attenzione ai loro segnali per imparare ad ascoltarli e a capire quali sono i loro bisogni.
Il tempo del massaggio è un tempo di accoglienza, ascolto e cura che permette ai genitori di rallentare i ritmi della giornata spesso frenetica, un tempo per se stessi e per la relazione con il proprio bambino.