H.U.G. Your Baby
a cura di Benedetta Costa (trainer IAIM e trainer H.U.G. Your Baby)
Che cos’è? Perché facilita i genitori e gli operatori?
“H.U.G. Your Baby” è il programma ideato da
Jan Tedder, infermiera pediatrica degli Stati Uniti, consulente dell’allattamento al seno IBCLC, ricercatrice formatasi con Berry Brazelton. Più volte è in venuta in visita in Italia, la prima nel 2017 come relatrice all’Assemblea annuale dell’AIMI a Bologna.
L’acronimo H.U.G. sta per
Helping (Aiutare), Understanding (Capire), Guidance (Guidare) il tuo bambino (your baby).
A chi si rivolge?
Si rivolge ai
neo-genitori, a quelli ancora in attesa e ai
professionisti che lavorano per sostenere i genitori nei primi mesi di vita del loro bambino.
L’obiettivo è proprio quello di Aiutare, Guidare e Capire come i neonati
comunicano con il loro corpo, quali sono i segnali che inviano per poter così riconoscere i momenti migliori per
mettersi in relazione con loro individuando la ready zone (la zona pronta) oppure per riconoscere il bisogno di una sospensione nella relazione in seguito a manifestazione di segnali di eccessiva stimolazione.
Jan Tedder è stata una pioniera della
formazione on-line, già prima del covid aveva iniziato a produrre video e risorse digitali sia per i genitori che per la formazione degli operatori che lavorano in loro sostegno nei
primi mille giorni di vita.
Come è strutturata la formazione H.U.G.?
Nel video “Aiutare i genitori a
riconoscere i segnali del loro bambino” vengono presentati le 3 ZONE (pronta-del sonno-del riavvio) che definiscono in modo intuitivo e semplice lo stato comportamentale in cui si trova il neonato, e il concetto di S.O.S.,
Segnali di Over/Iper Stimolazione, quelli che il bambino invia quando ha bisogno di una pausa per trovare di nuovo la stabilità necessaria per stare in relazione.
Ci sono poi due corsi dedicati nello specifico ai professionisti. Quello sull’
allattamento al seno offre competenze e risorse per comprendere come lo sviluppo del bambino (dalla nascita a un anno) influisce sull’allattamento al seno, che nel corso dei mesi cambia per adattarsi alla crescita. L'allattamento dei primi giorni di vita è infatti diverso da quello di una bimba di 4 o 6 mesi. Jan ha creato una mappa, un itinerario che, con una grafica chiara e accattivante, segue le tappe e i salti di crescita del bambino nel primo anno di vita (i famosi
“touch points” di Brazelton) mettendoli in relazione all’esperienza dell’allattamento.
L’incomprensione del normale comportamento di un bambino fa sì che molte donne ricorrono al latte artificiale o abbandonino del tutto l’allattamento al seno. La conoscenza dello sviluppo supporta le mamme a raggiungere i loro obiettivi di allattamento al seno.
Recentemente è stato tradotto in italiano anche il corso sulle
“Strategie HUG” che presenta delle
modalità di comunicazione, degli strumenti semplici e facilmente attuabili per sostenere i genitori a diventare sempre di più gli “esperti” dei loro bambini.
Particolarmente efficace è la
tecnica del “Broadcasting”, quella cioè della “telecronaca” che permette a mamma e papà di sintonizzarsi con il bambino e approfondire la sua conoscenza attraverso un’osservazione dettagliata e affascinante.
Quali sono i punti di connessione con i corsi di massaggio infantile?
Possiamo ricordare le 3 W degli operatori inglesi a proposito dell’osservazione del bambino:
Wait-Watch-Wonder, Aspetta-Guarda-Meravigliati! Hug Your Baby si trova in allineamento con questo terzetto di azioni, le propone con coerenza e passione.
Sono facilmente condivisibili anche dall’insegnante di massaggio infantile che personalizza la conduzione del suo insegnamento al gruppo adattandosi a quello che i bambini comunicano in quel momento. Mamme e papà propongono il massaggio con il loro consenso, la
richiesta del permesso è cruciale perché l’esperienza sia vissuta insieme e non “subita” dal bambino senza il suo okay. HUG si integra perfettamente in questo momento del massaggio per poter dare ai genitori ulteriori elementi nel riconoscere i segnali di disponibilità e indisponibilità, anche quelli più sottili e più difficili da individuare.
H.U.G. Your Baby è in totale allineamento con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che raccomanda ai professionisti della cura un intervento centrato sulla famiglia.
Osservare, Interpretare, Agire sono le parole-chiave. L’obiettivo è quello della
“genitorialità responsiva” che consiste in primo luogo nell’interesse e nella capacità di cogliere segnali e richieste da parte del bambino; nella capacità di rispondervi in modo tempestivo e affettivo; nella capacità di incoraggiare senza essere intrusivi; nella capacità di promuovere tramite l’esempio e, man mano, la spiegazione, l’autoregolazione nei comportamenti. (Dal documento “In Punta di Piedi”, realizzato dal Centro per la Salute delle Bambine e dei Bambini (CSB) con la collaborazione di partner esperti, tra cui l’ISS)
https://www.hugyourbaby.org/italiano