Come favorire lo sviluppo motorio del neonato
Lo
sviluppo motorio nei neonati è un aspetto cruciale nei primi mesi di
vita, e si divide in tappe che variano da bambino a bambino, influenzate dall’ambiente
esterno, dal rapporto con i genitori o i caregiver, dalle esperienze che vive e dall’ambiente in
cui cresce. È importante specificare, prima di continuare a trattare l’argomento, che in realtà
il termine “neonato” in questo caso risulta essere appropriato solo in parte, in quanto tale
definizione resta valida solo per il primo mese di vita, mentre noi ci riferiremo ad un arco
temporale che abbraccia quasi l’intero anno di vita dei nostri cuccioli. Per questo motivo da
adesso in poi ci riferiremo ai protagonisti di questa affascinante avventura chiamata Crescita
con il termine “bambini”! Sono i giorni, le settimane e i mesi in cui i piccoli imparano a “fare”
e a controllare i propri movimenti, sviluppando
competenze motorie fondamentali
per la crescita ed il successivo apprendimento. Sostenere il bambino nello sviluppo
delle abilità motorie può avere un impatto duraturo sulla sua crescita globale. In questo
articolo, esploreremo i modi per favorire lo sviluppo motorio del bambino attraverso consigli
pratici e attività mirate.
Il Ruolo Cruciale del Movimento
I primi mesi di vita sono fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso e delle
abilità motorie del bambino. Il movimento non è solo un modo per
esplorare l'ambiente circostante, ma anche un mezzo attraverso il quale il cervello crea
connessioni neuronali. Quando i neonati muovono braccia, gambe e dita, stanno stimolando
l'attività cerebrale e imparando a coordinare i loro movimenti.
Inizialmente, infatti, i bambini sono guidati dai
riflessi neonatali, alcuni dei quali sono proprio legati
allo sviluppo del movimento e della coordinazione. Ad esempio, mentre il
riflesso di
respirazione e suzione servono per lo più per garantirne la sopravvivenza, il
riflesso di
prensione stimola l’utilizzo della muscolatura delle braccia del bambino. Infatti, mentre
inizialmente il bambino è istintivamente portato ad afferrare gli oggetti ogni volta che
qualcosa gli sfiora il palmo della mano, in seguito impara a
conoscere il mondo
attraverso il tatto, afferrando gli oggetti portandoli verso la bocca, parte del corpo
essenziale per le prime fasi di esplorazione. I piccoli, infatti, “assaggiano” gli oggetti che li
circondano per apprendere. Se ci spostiamo nella zona delle gambe è invece molto
importante il
riflesso di marcia, che porta il neonato, quando è sostenuto
dalle ascelle in posizione semi eretta come a sfiorare il pavimento, a muovere le gambe
simulando una camminata. Funzionale all'esplorazione del mondo e allo sviluppo del
movimento è anche il
riflesso di trascinamento: una volta posizionato a
pancia in giù il piccolo proverà a muoversi, impegnandosi in quello che diventerà poi il
movimento del
gattonamento. Tutti questi riflessi fanno sì che il bambino, nella crescita, possa muovere
braccia e gambe in modo coordinato e consapevole. Per
stimolare il movimento dei
bambini esistono diverse modalità che i genitori possono porre in essere. Vediamo
insieme le fasi dello sviluppo motorio e le strategie per stimolare la loro voglia di conoscere il
mondo che li circonda.
Fasi del movimento nei neonati
Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, ogni neonato segue un percorso di sviluppo
motorio unico, in quanto influenzato da molteplici fattori, ma possiamo comunque
riconoscere
4 fasi fondamentali di crescita delle capacità di movimento di
un bambino:
- da 0 a 3 mesi;
- da 3 a 6 mesi;
- da 6 a 9 mesi;
- da 9 mesi a 18 mesi.
Come favorire lo sviluppo motorio del neonato con il gioco
Nei primi mesi il piccolo impara in primo luogo a tenere la testa dritta, controllando il peso
del proprio capo, a sedersi autonomamente e poi a gattonare. Prima di camminare, il
neonato vive
8 fasi di sviluppo motorio che i genitori o i caregiver possono
conoscere per sostenerlo e stimolarlo nel suo percorso di crescita.
Esse sono:
- Sollevare la testa e il busto;
- Rotolare;
- Ruotare sul proprio corpo;
- Strisciare;
- Gattonare;
- Sedersi autonomamente;
- Alzarsi in piedi;
- Muoversi lateralmente.
Per questo,quando mostrerà di gradire, si può mettere il
bambino a pancia in
giù per favorire lo sviluppo motorio. Questa posizione aiuta a
rinforzare i
muscoli del collo, della
schiena e delle
spalle,
che sono fondamentali per il sollevamento della testa, il rotolio e il controllo della postura.
Inoltre, i genitori o i caregiver possono stimolare i piccoli con giochi e oggetti interattivi,
colorati e attraenti, che spingano i piccoli a muoversi per afferrarli.
I giochi e gli oggetti di uso quotidiano, infatti, non solo stimolano la vista e la coordinazione
occhio-mano, ma creano anche legami emotivi preziosi. Con il tempo, infatti, si può provare
a posizionare gli oggetti poco fuori dalla portata del piccolo, spingendolo a muoversi per
prenderli.
Quando il neonato inizia a camminare
Sebbene in questo articolo stiamo parlando di "fasi dello sviluppo" ci teniamo a sottolineare che ogni bambino, ogni essere umano, percorre un cammino unico ed originale attraverso tali fasi di crescita. Compito di ogni adulto caregiver dovrebbe essere quello di accompagnare tale percorso nel pieno rispetto dei tempi del proprio bambino, senza fretta di bruciare le tappe.
Nello specifico la fase del gattonamento per il bambino è molto importante. Essa coincide non solo con lo sviluppo delle competenze utili al futuro spostamento sulle gambe, ma rappresenta soprattutto per il bambino la conquista del movimento pieno, libero e autonomo nello spazio che lo circonda. E' un'esperienza importante e bellissima, soprattutto se vissuta a pieno e senza fretta di passare allo step successivo!
A circa 9 mesi di vita molti bambini sono ormai autonomi nel gattonare, e in questa fase
cercano di alzarsi per camminare. I genitori devono dunque favorire anche questa fase di
sviluppo creando
ambienti sicuri per il movimento dei propri piccoli. Un
tempo era molto frequente l'utilizzo di girelli e box per stimolare l'acquisizione di competenze
motorie del bambino. Questa modalità è ora superata e si tende invece a creare spazi della
casa sicuri in cui i bambini possano sperimentare il movimento. Sarà davvero bello vedere il
piccolo emozionarsi a ogni traguardo raggiunto, spinto dalla voglia di farcela da solo e di
riuscire ad afferrare un gioco o di correre incontro a una persona cara.
L'
abilità di camminare è infatti un traguardo importante nello sviluppo di
un bambino, un passo cruciale che segna l'inizio di una nuova fase di esplorazione,
apprendimento e interazione con l'ambiente circostante. Quando il bambino inizia a
muoversi in piedi e a spostarsi, coinvolge una vasta gamma di muscoli, contribuendo così
allo
sviluppo delle capacità motorie.
Camminare stimola la coordinazione muscolare, rafforza le gambe, l'equilibrio e la postura,
creando una base solida per ulteriori abilità motorie.Una casa a misura di bambino è
sicuramente l’ambiente perfetto per stimolare la sua voglia di farcela: camminare consente
al bambino di esplorare il mondo da una prospettiva completamente nuova, di toccare
oggetti, interagire con gli spazi e sperimentare una varietà di stimoli sensoriali.
Un ultimo segreto: il massaggio al neonato per il movimento
Il
massaggio infantile è un'attività
che sostiene e supporta lo sviluppo motorio. Le carezze dolci non solo promuovono il
legame genitore-bambino, ma stimolano anche i recettori tattili della pelle
del neonato. Questa
stimolazione tattile può contribuire
a una migliore consapevolezza corporea, fondamentale per il controllo motorio futuro.
In primo luogo, il
massaggio gentile, rispettoso quindi delle differenti
sensibilità di ogni bambino, aiuta a rafforzare il sistema muscolare del neonato, contribuendo
al miglioramento del tono muscolare e favorendo il controllo dei movimenti. Inoltre,
movimenti leggeri e lenti possono stimolare il riconoscimento di parti
diverse del corpo, incoraggiando il bambino a muoversi in modo più consapevole. Il
massaggio è un'opportunità per creare un legame emotivo intimo con il bambino: il contatto
pelle a pelle, lo sguardo, la voce e il tocco affettuoso possono
rafforzare il legame
tra genitore e bambino.