Come calmare un neonato che piange
Capita spesso che i bambini piangano e siano nervosi, mostrando un atteggiamento
di agitazione e irritabilità. I genitori certamente si preoccupano e si chiedono il
perché, la causa scatenante di questo malessere. Bisogna capire che prima di
cercare strategie per riportarlo a uno stato di calma, è necessario conoscere le
cause che rendono un neonato irrequieto e poco incline a
rilassarsi. Sono i
genitori a trasmettere al bambino un
senso di calma, nonché
sicurezza e
protezione, più riescono a stare tranquilli, più il bambino sentirà la loro
presenza.
Nei racconti dei genitori un
neonato inquieto risulta descritto
grosso modo così: reattivo, ha esplosioni di pianto più o meno intense, quando si
irrita o si agita è difficile calmarlo, spesso basta un leggero rumore o una
stimolazione lieve per dar vita a una crisi inconsolabile, potrebbe avere una
sensibilità spiccata alla luce, agli sbalzi di temperatura, ai suoni, alle voci o perfino
agli odori. Alcuni esempi:
•
Sensibile agli stimoli, anche se lievi. Il neonato piange e si
irrigidisce ogni volta che sente rumori, ogni volta che passa da una stanza buia a
una luminosa, ad ogni cambio pannolino;
•
Reattivo agli stimoli troppo intensi, con pianti e urla che
sembrano inconsolabili.
Tutti questi comportamenti del neonato possono generare timori e ansie nei
genitori che, oltre ad aver paura per lo stato fisico di salute del piccolo, iniziano a
sentirsi inadeguati, incapaci, agitati e nervosi a loro volta.
Spesso, il momento nel quale un neonato si presenta più inquieto potrebbe essere
quello della
sera prima di dormire, a causa del sovraccarico del
suo sistema nervoso, che immagazzina stimoli, emozioni ed esperienze durante
l’arco della giornata.
Il ruolo dei genitori
Il primo passo per calmare le inquietudini del neonato è sicuramente non cadere
nello sconforto e non farsi influenzare dai giudizi di chi ritiene il bambino “troppo
vivace” o “troppo furbo”. I genitori devono infatti evitare di farsi convincere da
pareri di terzi e
imparare ad ascoltare i bisogni del proprio
bambino, rispondendo a essi in modo adeguato e ricordando che ciascuno
è unico nel modo di reagire a stimoli corporei, come stanchezza, fame, sete e
sonno, e a quelli extra corporei, come luminosità, temperatura e rumori
dell’ambiente.
Ogni bambino porta con sé un bagaglio di esperienze già dalla vita in utero, e da
queste impara a
reagire agli stimoli che gli si propongono. Solo
comprendendo ciò che accade al piccolo si riesce a supportarlo e ad
accompagnarlo nella crescita, in quanto i primi mesi di vita sono davvero
essenziali.
Non bisogna inoltre cadere nell’errore di trovare soluzioni ad effetto immediato,
quanto
indagare le cause e pazientemente provare ad aiutare il
neonato a tranquillizzarsi. Più gli adulti vicini al bambino sono sereni e rilassati,
più sarà facile calmare un neonato. Ansia e preoccupazione sono stati emotivi che
possono contagiare velocemente chi ci sta intorno.
Come calmare un neonato agitato
Anche se, ogni bambino è unico e va compreso singolarmente, esistono alcune
condizioni da tenere presenti per aiutarlo a rilassarsi:
•
Utilizzare maggiormente il contatto corporeo, sia tenendolo in
braccio, sia poggiandolo sulla pancia del genitore, in un contatto pelle a pelle. Il
contatto fisico certamente trasmette un messaggio di tranquillità;
•
Porre attenzione agli stimoli ai quali viene sottoposto il
neonato, poiché luci, suoni, odori, gesti e movimenti possono influire sul suo stato
d’animo. Infatti, mentre stanze troppo luminose e rumori troppo forti lo possono
spaventare, sicuramente una musica soffusa, suoni della natura come quello delle
onde del mare, stanze con luci abbassate e una temperatura calda e accogliente
possono tranquillizzarlo poiché lo riportano alle sensazioni che provava nel
grembo materno.
Non solo coliche: perché il bambino è nervoso
Riuscire a
capire e ascoltare i bisogni del bambino consente di
creare una sintonia tra il piccolo e i genitori: questa esperienza, tanto più se ripetuta
nel tempo, permette al bambino di raggiungere una sensazione di equilibrio che lo
aiuta a gestire stati del corpo ed emozioni. Il legame profondo che si crea serve
certamente al neonato che inizia a vedere nei genitori una base sicura alla quale
fare affidamento per ogni difficoltà, rendendo il rapporto più stabile e duraturo
anche in futuro.
Ciò che i genitori devono fare è non cadere nella tentazione di un rimedio
immediato per porre fine allo stato di agitazione del proprio piccolo. Molto spesso
si attribuisce alle coliche il nervosismo del neonato.
Le
cause di pianto e nervosismo, infatti, possono essere davvero
tantissime e le soluzioni migliori possono essere tante, sta a ciascun genitore
trovare la migliore. Per calmare un neonato e stabilire con lui una comunicazione
profonda è molto utile avvicinarsi al
massaggio infantile. Infatti, spesso la soluzione sta nello stabilire un
contatto fisico con il piccolo.
Capire di cosa ha bisogno il neonato
Il sistema più efficace per far smettere i bambini di piangere è capire che cosa
vogliono comunicarci. Ecco come entrare in contatto con il proprio bambino
utilizzando il contatto:
•
Tenerlo tra le braccia
Le braccia dei suoi genitori sono un luogo sicuro e confortante per ogni neonato,
che sentirà così il suo corpo contenuto e le sue emozioni accolte.
•
Massaggiarlo e accarezzarlo
Il massaggio fa sentire il bambino coccolato e protetto, diminuisce lo stress, lenisce
il pianto e calma il piccolo.
Il
contatto pelle a pelle è infatti il primo legame che il bambino
ha con il mondo e con la sua mamma, tanto che il tatto è uno dei mezzi attraverso il
quale conoscere il mondo che lo circonda.
Quali sono i benefici del massaggio infantile?
Il
massaggio infantile è un modo per prendersi cura del proprio
bambino e per conoscerlo meglio e imparare a rispondere a tutti i suoi bisogni. Il
massaggio infantile
aiuta il neonato a rilassarsi e a scaricare le
tensioni, poiché vengono prodotti ormoni benefici come le endorfine, l’ossitocina e
la prolattina.
I genitori possono
imparare a massaggiare il proprio bambino
partecipando a uno dei nostri
corsi per
genitori. Gli incontri possono essere svolti in gruppo o individualmente,
migliorano le capacità dei genitori di comprendere il loro bambino e favoriscono il
confronto con altri neo genitori, in un clima di accoglienza e non giudizio,
arricchendosi a vicenda e sostenendosi reciprocamente.